giovedì 17 dicembre 2015

Il gabbiano Jonathan Livingston - Richard Bach

"La maggior parte dei gabbiani non si danno la pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni elementari: gli basta arrivare dalla costa a dov'è il cibo e poi tornare a casa. Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importa tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più di ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piace librarsi nel cielo"

Questo è un estratto del libro che rileggo quest'anno con immutata intensità. Non a caso mi son prefisso di rileggerlo ogni anno. Richard Bach in questo libro, o lungo racconto, consideratelo come credete, condensa l'essenza del concetto di libertà. La libertà più pura e sacra: quella di essere se stessi, di slegarsi dai preconcetti, dagli stereotipi e dalle noiose convenzioni sociali. E lo fa con il mezzo più immediato, quello del racconto e della metafora, con un linguaggio però poetico e stilisticamente elevato. La scelta del gabbiano come allegoria non è caduta a caso. Quale animale, tra i più comuni, è maggiormente legato al concetto di libertà completa e assoluta? Eppure, nella comunità in cui vive, Jonathan Livingston sente la necessità di una maggiore libertà, quella di essere Jonathan Livingston individuo, sciolto dallo stormo e dal comportamento da esso imposto. E questo divincolarsi dai propri limiti è la meta che il protagonista raggiungerà, lasciandoci una lezione di vita importante e necessaria.

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